28.06.22
I percorsi sensoriali fabbricati ed installati da Legnolandia nel giardino del Museo Archeologico di Adria sono giochi tattili, di fantasia, di equilibrio, di abilità ed olfattivi. Sono quindi anche adatti a bambini con disabilità. E sono giochi realizzati in legno solidale proveniente dai boschi abbattuti dalla Tempesta Vaia del 2018.
La direttrice Alberta Facchi: “Gli archeogiochi sono giochi nel parco nazionale del museo archeologico di Adria. Si sono ideati e progettati dalla direzione del museo, e dall’Architetto Francesca Barone. C’è stato subito un’unione tra archeologia e gioco, fin dai primi vagiti di questo progetto. Sono stati realizzati da Legnolandia, con un legname della foresta di Vaia. Quindi tutti i giochi, oltre ad avere un carattere archeologico, hanno anche un carattere di accessibilità, di inclusività, e di sostenibilità”.
Daniele Ferrara, Direttore Polo Museale del Veneto: “L’offerta del museo si arricchisce con questi giochi che vogliono introdurre per gradi i più piccoli alla conoscenza della loro storia, del loro territorio, così ampio e ricco, in una città che ha dato il nome al mare Adriatico”.
Omar Barbierato, Sindaco di Adria: “In questa giornata s’inaugura uno strumento bellissimo, attraverso un progetto INTERREG Italia-Croazia Parco del Delta, che permette di avere delle infrastrutture, che in questo caso sono giochi per bambini, che permettono alle famiglie di vivere il museo. Il museo e non solo le sue sale espositive, ma anche il suo parco e i suoi giochi, sono uno strumento di crescita della nostra città e i primi fruitori devono essere proprio i cittadini di Adria, i bambini e le famiglie.
Moreno Gasparini, Presidente Parco del Delta del Po Veneto: “Progetto interessantissimo che va a coniugare il rapporto tra i bambini, i giovani e i giovanissimi, e l’arte e la cultura. Dentro questo spazio aperto del museo di Adria si sono collocate delle opere in legno che vanno a recuperare il progetto Vaia per il recupero del legno perso e soprattutto un transito verso la cultura, la conoscenza e l’archeologia”.
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