01.12.22
L’opera, realizzata da un team di artisti del legno, è stata inaugurata il 3 dicembre in Piazza San Pietro. Il Presepe rappresenta la natività a grandezza naturale, si compone di 18 statue in legno di cedro disposte su una struttura con semi-cupola realizzata in legno di Larice nei nostri stabilimenti produttivi.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di una delegazione del Friuli Venezia Giulia guidata dal governatore Massimiliano Fedriga che, durante la conferenza stampa di presentazione, è così intervenuto: “Il presepe di Sutrio è una vetrina importantissima per la nostra regione, mette a disposizione della comunità globale l’eccellenza artistica del Friuli Venezia Giulia e lo fa guardando alla sostenibilità ambientale.
Inoltre, la scelta di usare le radici degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia per realizzare la culla dove sarà deposta la raffigurazione di Gesù bambino stabilisce un importante collegamento spirituale tra la natività e la nostra regione. Questa scelta racchiude un messaggio di rinascita che, oltre a impreziosire la qualità dell’opera, trasmette i valori fondanti del Friuli Venezia Giulia”.
Undici scultori del legno, artisti che arrivano da tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, si sono dedicati all’intaglio del Presepe: sono gli artisti Stefano Comelli, direttore artistico del progetto, Arianna Gasperina, Corrado Clerici, Hermann Plozzer, Padre Gianni Bordin, Andrea Caisutti, Paolo Figar, Isaia Moro, Martha Muser, Renato Puntel e l’artista ucraino Oleksander Shteyninher, in Italia dal 1999. Scopri di più sugli artisti…
L’allestimento è stato concepito con grande attenzione ai valori della sostenibilità; nessun albero è stato abbattuto per fornire materia prima ed anche la culla che ospita il bambino Gesù è ricavata dall’intreccio delle radici di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Ogni personaggio dell’opera brilla, inoltre, grazie al progetto di light design donato al Comune di Sutrio dalla ditta croata Skirà.
Con premurosa attenzione alla tradizione, la Sacra Famiglia viene rappresentata con Gesù bambino in un atteggiamento di amorevole serenità ed avrà le fattezze classiche del neonato avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. La madonna sarà raffigurata in ginocchio, alla sinistra del Bambino Gesù, San Giuseppe, in piedi alla destra del bambino, reggerà la piccola lanterna, simbolo di luce e speranza, che illumina Gesù. Il bue e l’asinello, con fattezze realistiche, saranno coricati a fianco di Maria e Giuseppe. Sopra la natività, sulla cupola della grotta ad un’altezza di 7 metri circa, l’angelo sarà presidio di luce per tutti. Non mancano i personaggi della tradizione e del territorio: il falegname, innanzitutto, riferimento immediato ai tanti artigiani che, nelle Alpi Carniche, hanno fatto del lavoro del legno la loro vocazione. E poi la tessitrice, che richiama il lavoro femminile di molte donne della Carnia, il Cramar, che portando sulle spalle una cassettiera di legno, andava di villaggio in villaggio a vendere i prodotti artigianali della sua comunità. E ci sono la pastora, la famiglia con tre figure, una donna, un uomo, un bambino, unite in un abbraccio.
Durante l’inaugurazione due brani del Coro Polifonico di Ruda (UD) hanno accompagnato la cerimonia dell’accensione delle luci e, poco prima dell’intervento delle autorità, il fisarmonicista Andrea Nassivera ha eseguito un brano in diretta. Per tutto il periodo di esposizione del Presepe sarà diffusa una colonna sonora con brani natalizi e tradizionali, alcuni dei quali realizzati dal Coro di Ruda e da altri artisti del Friuli Venezia Giulia. Il progetto è stato sostenuto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG, di intesa con l’Arcidiocesi di Udine. Il Presepe friulano resterà visitabile per tutti i fedeli in piazza San Pietro a Roma fino all’Epifania 2023.
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